lunedì 15 settembre 2008

I gabbiani di Istanbul

Volano leggeri i gabbiani nel cielo di Istanbul
sugli edifici che mescolano storia e religioni,
sui colori, gli odori, i sapori ed i profumi delle spezie,
sul sole liquido del tramonto che disegna profili,
sulla luce dell'alba che li trasforma,
sui suoni e le danze, sui riti dell'Hammam e
sui decori delle stanze dell'Harem,
sulle trame di ogni stoffa, di ogni tappeto,
sullo sguardo di una giovane donna,
sul passato che resta, ed il futuro che arriva,
sulle contraddizioni che qui si esaltano e diventano visibili,
sulle stesse che altrove non vogliamo vedere, fingiamo di non vedere,
sulla diversità come unica ricchezza ancora disponibile,
sul disordine di ogni luogo di confine,
su tutto questo che con gli occhi di un bimbo diventa entusiasmo e allegria.
Volano leggeri i gabbiani nel cielo di Istanbul

Nulla è più lieto
d'un giorno grigio
che a un tratto s'apre
a una speranza di sole
che incendia la sera
e poi tramonta
ma prima d'un ultimo
fulgore illumina
la notte per te.

Alessandro Parronchi

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